Il miracolo

Nel ’48 Rossellini si accinge, sempre a Maiori, a girare Il miracolo (1948), secondo episodio de “L’amore”, interamente dedicato all’arte drammatica di Anna Magnani, la compagna del momento del regista e l’attrice che ha conquistato le platee cinematografiche di tutto il mondo con la superba interpretazione di Roma città aperta.

Nel primo episodio la Magnani si era cimentata con un testo da capogiro per qualsiasi attrice, “Una voce umana” di Jean Cocteau, monologo di una donna al telefono: disperata, abbandonata dall’uomo che lei cerca disperatamente di tenere legato a sé. Nel secondo episodio, appunto Il miracolo, si narra dell’avventura di una povera demente (Anna Magnani), la quale crede di scoprire in un pastore che approfitta di lei, San Giuseppe (il giovane Federico Fellini), cosicché accorgendosi di essere incinta, grida ai quattro venti il miracolo compiutosi, mentre la popolazione del villaggio la deride e la insulta.

Dunque per questo film, nei primi mesi del ’48 la troupe si stabilì nell’albergo Santa Caterina, più vicino a Furore e al suo fiordo, destinati ad ospitare una parte delle riprese. Federico Fellini, sceneggiatore del film ne fu anche l’interprete insieme alla Magnani e agli abitanti di Maiori ed Amalfi. Roberto Rossellini riuscirà a tracciare, in questo episodio, il catalogo dei suoi pellegrinaggi sulla costa amalfitana: Maiori con i suoi vicoli e la chiesa di S. Maria a mare, Capodorso, Atrani, il fiordo e la chiesa di San Michele a Furore